Si sa che in Italia gli stipendi non sono al passo coi tempi e con l’inflazione, scopriamo i mestieri meno pagati.
I mestieri pagati poco in Italia sono purtroppo tanti, delle più svariate categorie, alcune delle quali sono inaspettate. Scopri se c’è anche il tuo. Non è certo una consolazione ma almeno ti renderai conto di cosa accade agli altri lavoratori come te.
In Italia purtroppo siamo molto indietro in fatto di rinnovo di contratti, di adeguamenti ISTAT alle retribuzioni, e soprattutto esistono degli impieghi in cui non mancano situazioni di vero e proprio sfruttamento. Il salario minimo è ancora lontano nonostante se ne parli da anni e nessun governo – da sinistra a destra – è mai riuscito a raggiungere questo traguardo.
L’ISTAT comunica che tra tutti i contratti in essere, solamente alcuni sono stati rinnovati e solo per alcune categorie si sono registrati piccolissimi aumenti sullo stipendio, vanificati però dall’inflazione. Nell’Industria l’aumento ha visto un +0,9%, minore a quello dei servizi privati che ha segnato un +0,6% e non all’altezza degli aumenti dei settori Carta e Stampa (+1,9%), edilizia (+1,6%) e comparto assicurativo (+2%); zero assoluto invece nel comparto della Pubblica Amministrazione.
A dire il vero, anche prima della crisi economica globale c’erano dei lavori che offrivano una paga davvero esigua rispetto all’importo mensile che servirebbe per condurre una vita quantomeno dignitosa. Ma quali sono questi mestieri? Se per alcune categorie è quasi scontato comprenderlo, ve ne sono altre per cui riesce difficile immaginare situazioni al limite dello sfruttamento.
Iniziamo con il Settore Agricolo e quello Minerario: è lì che si annidano vere e proprie organizzazioni (anche) a stampo criminale che sfruttano i lavoratori in forme troppo simili alla schiavitù. Oltre alla paga da fame, non esistono tutele, permessi, concessioni di alcun tipo: solamente duro lavoro e paga oraria molto bassa. Si stima che in questo comparto più del 30% dei lavoratori totali sia vittima di questo sistema.
Il secondo posto va al comparto turismo e strutture ricettive, che non accenna a voler cambiare le vecchie abitudini che considerano camerieri di sala e ai piani, lavapiatti, baristi o facchini alla stessa stregua di lavoratori da sfruttare. Molti dipendenti di hotel, campeggi, ristoranti e tutto ciò che riguarda l’ospitalità, lavoratori stagionali o meno, non arrivano mai a superare i 1.000€ al mese, a fronte di giornate lavorative che arrivano anche a più di 14 ore al giorno, e ore di lavoro anche durante domeniche e festività.
Sono cominciate le regolarizzazioni per chi lavora come colf o badante, e anche chi ha la fortuna di un contratto regolare percepisce stipendi inadeguati rispetto alle mansioni che svolge; spesso effettuate in orari notturni, senza un giorno di riposo, ad accudire persone anziane e con gravi handicap motori. Ma anche chi lavora nei supermercati o come commesso non sorride, Anche in questo settore infatti, sono all’ordine del giorno straordinari, turni serali, domeniche e festività sempre timbrate a cartellino, e le buste paga molto magre.
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