Ducati 916: perché è la moto più bella di sempre

Iconica, rivoluzionaria, senza tempo: la Ducati 916 ha cambiato la storia del motociclismo. Ecco perché viene considerata da molti la moto più bella di sempre.

Ci sono moto che fanno la storia, altre che diventano leggenda. Poi c’è la Ducati 916, che è entrambe le cose. Per molti appassionati, tecnici, designer e motociclisti, è semplicemente la moto più bella mai costruita. Non solo per l’estetica mozzafiato che ha segnato un’epoca, ma per ciò che ha rappresentato: una rivoluzione nel design motociclistico, un concentrato di passione italiana e un oggetto di desiderio ancora oggi, trent’anni dopo il suo debutto.

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Ducati 916: perché è la moto più bella di sempre (Trdmoto)

Lanciata nel 1994, la Ducati 916 nacque dall’intuizione di Massimo Tamburini, un designer che avrebbe poi firmato altre opere d’arte su due ruote, ma che con questa creazione ha raggiunto l’apice. Il progetto non si limitava a cambiare l’aspetto della moto: lo riscriveva completamente. Telaio a traliccio, doppio faro anteriore affilato come una lama, codino alto e sfuggente, scarichi sotto la sella: ogni dettaglio parlava una lingua nuova, fatta di velocità, eleganza e potenza compressa. Era una moto aggressiva, ma armoniosa. Ribelle, ma perfettamente bilanciata.

Al primo sguardo, la 916 non sembrava uscita da una fabbrica, ma da una galleria d’arte. Le sue linee curve e nervose rompevano con la scuola giapponese, più funzionale e tecnica, e aprivano la strada a una concezione più emozionale e scultorea della moto sportiva. Era bella da vedere anche da ferma, quasi ipnotica. Eppure, non era solo forma: sotto quella carrozzeria scolpita c’era un’anima da corsa vera. Il motore bicilindrico Desmo da 916 cc erogava poco più di 110 cavalli, ma bastavano – grazie a un peso contenuto e a una ciclistica d’eccezione – per renderla una delle moto più veloci e precise del suo tempo.

Ducati 916, il passato nelle piste

La Ducati 916 non conquistò solo i cuori dei motociclisti, ma anche le piste. Con lei, Carl Fogarty vinse quattro titoli mondiali Superbike tra il 1994 e il 1999, dando alla moto una legittimità tecnica che si univa alla sua bellezza estetica. Era desiderata tanto dai piloti quanto dai collezionisti, ed è oggi un oggetto feticcio per chiunque ami le due ruote.

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Ducati 916, il passato nelle piste (TRdmoto)

Il suo impatto culturale fu tale che riviste internazionali come Motorcycle News e Cycle World l’hanno inserita più volte in cima alle classifiche delle moto più iconiche e influenti di sempre. Ancora oggi, il suo design viene studiato nei corsi di ingegneria e design. Nessun’altra Ducati e poche altre moto in generale sono riuscite a fondere con tale naturalezza la bellezza visiva con la funzionalità sportiva.

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